Il Territorio

Il Verdicchio

Un terroir unico caratterizza i nostri vigneti di Verdicchio, coltivati lungo la riva destra dell’Esino a un’altitudine media di 450 metri. La maturazione lenta delle uve conferisce ai vini le note acidule, minerali ed eleganti che li rendono particolarmente adatti alla spumantizzazione e a un lungo affinamento e invecchiamento, alla base dei nostri vini più pregiati.

Verdicchio: un’esperienza dei sensi

Attraverso la degustazione dei nostri vini è possibile fare un’esperienza totale e immersiva del Verdicchio, assaporando tutte le sfumature dei suoi diversi gradi di affinamento.

Dal Lyricus, che introduce e guida al percorso in modo armonico e melodioso, al Passito Santorum, un vero distillato di profumi del Verdicchio da meditazione, passando dall’incontro con i vini d’annata e gli spumanti. Scoprirete una moltitudine di sfumature, di accenti e note differenti in ogni vino, dati non solo dalle uve e dalla loro vinificazione, ma anche dai diversi processi di fermentazione, dai tempi di invecchiamento di ciascuna bottiglia.

Siamo lieti di accompagnare i visitatori della cantina in questa scoperta, fatta proprio nei luoghi in cui i nostri vini prendono vita.

Cupramontana, la capitale del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Cupramontana, dal medioevo “Massaccio” fino al 1861, trae il suo nome proprio dalla dea Cupra, divinità analoga alla dea Bona, a Venere, Afrodite o Astarte che presiedeva alla fecondità alla fertilità, all’amore.
La sua tradizione vitivinicola è plurimillenaria. Ne è preziosa testimonianza la cornucopia con grappoli d'uva retta da un putto alato, frammento di una decorazione marmorea d'epoca romana che arricchiva la dimora di qualche patrizio dell'antica Cupra Montana.

Le vigne che sul colle di Rovejano erano presenti in epoca longobarda e franca (secoli VIII-X) costituirono il legame ideale e concreto tra l'antichità classica ed il poderoso rinnovamento spirituale e agricolo operato da una capillare presenza dei monaci benedettini nelle nostre colline e nelle nostre valli. Essi "insegnarono" di nuovo le coltivazioni agricole e, in particolare, della vite. Poi i monaci si diradarono ma il loro "insegnamento" conquistò spazi crescenti e progressivamente il settore vitivinicolo si affermò fino a far diventare Cupramontana la terra che "abonda di viti che producono vini squisiti, ed in molta copia" (Francesco Menicucci, 1789).

Dal 1939 viene riconosciuto a Cupramontana il nome "Capitale del Verdicchio": qui infatti vitigno e vino hanno trovato diffusione e produzione consistenti, supportate da importanti iniziative culturali e promozionali già prima del Novecento: (la proposta di una Scuola enologica (1883), la Cattedra Ambulante di Viticoltura ed Enologia (1893) il Mercato dei Mosti (1912).

Il decreto di riconoscimento D.O.C. per il "Verdicchio dei Castelli di Jesi" del 1968 ha individuato nel territorio di Cupramontana e dei Comuni limitrofi la zona storica di produzione. Il Verdicchio qui prodotto può essere denominato "Classico".

La sagra dell’uva

Tra le più antiche d’Italia insieme a quella di Marino (Roma), la prima edizione risale al 23 settembre 1928 e ogni anno si tiene nella prima domenica di ottobre. La sagra idealmente si ricollega ai riti pagani o alle feste vendemmiali che esaltavano l’uva e il vino presso i Romani: le Liberalia, le Vinalia e le Meditrinalia. È una festa del raccolto ma anche della fecondità della terra, in questa zona particolarmente ricca di vigneti coltivati a Verdicchio.

Il Museo Internazionale dell’Etichetta e il premio “Etichetta d’Oro”

Ospitato nell'imponente ex Monastero di Santa Caterina, aperto per iniziativa dell’Amministrazione Comunale nel 1987, ha un patrimonio di circa diecimila etichette di vini, documentazione enologica visiva provenienti da tutto il mondo. Periodicamente il museo ospita mostre realizzate anche a scopi didattici. Dal 1992 ogni anno il museo organizza “VINIMMAGINE”, una manifestazione che comprende il premio “Etichetta d’Oro”, in cui sono premiate le migliori etichette a livello di design e grafica di vini attualmente in commercio e dal 1995 la Rassegna Grafica Etichetta d’Artista.

visita il sito del Museo dell'Etichetta