La Cantina

Ambasciatori del Verdicchio nel mondo

Per iniziativa di 19 soci fondatori, Colonnara viene fondata nel 1959 a Cupramontana, in quella che è stata definita “la capitale del Verdicchio” dei Castelli di Jesi.

Il nucleo storico dei nostri vigneti si trova sulla riva destra del fiume Esino, tra i comuni di Cupramontana, Apiro, Staffolo, San Paolo di Jesi. Questa particolare zona di medio-alta collina conferisce ai vini una caratteristica minerale e acidula, che si è rivelata determinante nello sviluppo dei nostri prodotti d’eccellenza.
A partire dai primi anni Sessanta e con riconoscimento della Doc al Verdicchio nel 1968, iniziamo la sperimentazione sulle potenzialità di questo vitigno e sulle possibilità di invecchiamento di uno dei pochi bianchi italiani vocati all’affinamento.

Di pari passo con il graduale ampliamento della cantina, che oggi conta più di cento soci e produce tutte le principali Doc regionali, abbiamo consolidato la competenza nella spumantizzazione con il Metodo Classico e Martinotti che ci pone tra i produttori di riferimento delle Marche.

2014

Colonnara entra a far parte di Marchedoc

Colonnara entra a far parte di Marchedoc

Colonnara e Pisaurum, storica cantina cooperativa del pesarese, si uniscono in Marchedoc. Un’opportunità di ulteriore crescita e di collaborazione, nel comune intento di preservare le tradizioni enologiche regionali nel rispetto dell’identità del territorio

2013

Riconoscimento internazionale per l’Ubaldo Rosi

Riconoscimento internazionale per l'Ubaldo Rosi

L'Ubaldo Rosi Brut Metodo Classico Riserva 2006 di Verdicchio DOC riceve il riconoscimento dei 3 Bicchieri del Gambero Rosso, assegnato per la prima volta in assoluto a uno spumante marchigiano

2010

Nasce lo spumante Luigi Ghislieri

Nasce il Luigi Ghislieri

Nasce il Brut Metodo Classico di Verdicchio DOC dedicato a Luigi Ghislieri, il presidente della Cooperativa che negli anni '70 recuperò la tradizione spumantistica di Cupramontana

2002

Nasce il Passito Sanctorum

Viene prodotto il Verdicchio Passito Sanctorum

Viene prodotto il Verdicchio Passito, un vino di fine pasto il cui nome evoca la Sancta Sanctorum, il luogo dell'incontro, del silenzio e del dialogo profondo, dove raccogliere le cose più belle e preziose

2000

Nasce il Lyricus

Nasce il Verdicchio Lyricus

Un vino pensato per chi si approccia per le prime volte al Verdicchio, il cui nome rimanda all'armonico e melodioso percorso che guida chi lo beve

1998

Nasce il Verdicchio Superiore Tufico vendemmia tardiva

Nasce il Verdicchio Superiore Tufico vendemmia tardiva

Questo vino, che prende il nome dalla particolare tipologia del terreno delle vigne da cui provengono le uve per la sua produzione, ottiene da subito importanti riconoscimenti nazionali e internazionali

1997

Nasce l’Ubaldo Rosi

L'Ubaldo Rosi entra a far parte della famiglia Colonnara

L'Ubaldo Rosi, Brut Metodo Classico Riserva di Verdicchio DOC, entra a far parte della famiglia Colonnara e riscuote subito numerosi successi

1989

Inaugurata la cantina d’invecchiamento

Viene inaugurata la cantina d'invecchiamento

Viene realizzato un ampio locale ipogeo con un microclima controllato, dove vini e spumanti maturano le caratteristiche necessarie alla loro classe

1985

Inizia la prima selezione del verdicchio

Inizia la prima selezione del verdicchio

Un anno decisivo per Colonnara che diventa Società Cooperativa Agricola a responsabilità limitata. A novembre lo spumante "Colonnara Brut Metodo Classico Millesimato 1982" riceve la Medaglia d'Oro. Entrano in produzione due vini fondamentali per la storia dell'azienda: il Verdicchio Cuprese e il rosso Tornamagno

1982

Medaglia d'Oro per il Brut Metodo Classico

Medaglia d'Oro per il Brut Metodo Classico

Lo spumante Colonnara Brut Metodo Classico Millesimato riceve il prestigioso riconoscimento conferito dal 5° Banco di Assaggio dei Vini d'Italia di Torgiano

1980

Inizia la produzione del Metodo Classico

Produzione spumante Metodo Classico

 

Viene prodotto il primo spumante di Verdicchio con il Metodo Classico

1970

Inizia la produzione di spumanti

Inizio della produzione degli spumanti

Viene prodotto il primo spumante di Verdicchio con il Metodo Martinotti. La tradizione spumantistica di Cupramontana viene recuperata da Luigi Ghislieri che dà così inizio alla produzione degli spumanti Colonnara. Partecipiamo alla prima Fiera internazionale in Germania.

1968

Riconoscimento della Doc al Verdicchio

Riconoscimento D.O.C.

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi viene riconosciuto come produzione a Denominazione di Origine Controllata.

1966

Prima bottiglia sul mercato

Prima bottiglia sul mercato

 

Viene messo in commercio il primo Verdicchio in bottiglia la cui etichetta è firmata Bruno da Osimo.

1959

19 viticultori fondano Colonnara

19 viticultori fondano Colonnara

 

Colonnara nasce con il nome di Cantina Sociale di Cupramontana e la sua crescita è subito rapida.

Colonnara, passione e competenza di oltre cento viticultori

Scoprire Colonnara significa anzitutto incontrare le storie e i volti dei soci viticultori che da decenni hanno a cuore una coltivazione attenta e rigorosa delle uve in vigna, poi affidate alle cure e all’esperienza dei nostri cantinieri ed enologi.
Oggi sono più di cento i soci che condividono lo spirito e i valori di Colonnara: un’azienda che vive il suo tempo nel rispetto delle tradizioni, che si prende i giusti tempi per invecchiare i vini e gli spumanti, che è sempre pronta ad accogliere chi vuole visitarla e conoscerla più da vicino.

La cantina di invecchiamento

La cantina di invecchiamento è il cuore della nostra azienda.

Qui dove le nostre bottiglie riposano per anni e il silenzio è interrotto solo dai movimenti rituali dei nostri cantinieri, è possibile cogliere l’essenza stessa di Colonnara: la volontà di recuperare antiche tradizioni e di investire costantemente nella sperimentazione per ottenere risultati eccellenti.

Gli anni ’80 sono stati decisivi per la nostra cantina: in quel periodo sono nati i vini e spumanti da invecchiamento che oggi sono il nostro fiore all’occhiello: il Metodo Classico di Verdicchio e le selezioni di vino come il Cuprese, un Verdicchio in grado di resistere in bottiglia 30 anni.

Nel 1989 abbiamo quindi creato questo spazio dove la quasi totale assenza di luce, una temperatura costante intorno ai 14-16 °C, la giusta umidità, l’assenza di rumori e vibrazioni, sono elementi fondamentali per il corretto processo di invecchiamento dei vini.

La torre vinaria
 

Una delle poche ancora conservate in Italia, la torre vinaria è un simbolo di Colonnara e domina la collina su cui da sempre ha sede la nostra cantina. Fu progettata nel 1961 su disegno dell’Ing. Luigi Spinolo di Piacenza il cui brevetto però era dell’enotecnico Emilio Sernagiotto e dell’Ing. P. Marchino.

La struttura è costituita da un sistema di vasche comunicanti che sfruttano la forza di gravità per far scendere il vino dalle vasche superiori a quelle inferiori, limitando così l’uso di pompe idrauliche. Il cemento vetrificato con cui sono realizzate le vasche è particolarmente idoneo alla conservazione del vino, per la sua capacità di mantenere costante la temperatura al suo interno ed è un materiale oggi molto rivalutato in ambito enologico.

La parte inferiore della torre è utilizzata ancora oggi per alcune fasi della vinificazione.